Nata grazie all’intesa tra i comuni di: Arcore, Camparada ed Usmate Velate. La sede del parco è situata nel comune di Usmate Velate che svolge il ruolo di amministrazione capofila.
Il territorio del Parco è caratterizzato dai rilievi collinari che si estendono a Nord degli abitati di Arcore, i cosiddetti ‘pianalti’.
Il parco ha una superficie di quasi 550 ettari e nasce per tutelare un ambiente collinare con spiccate caratteristiche di naturalità dove sono presenti boschi, campi, corsi d’acqua e piccole zone umide.
Il parco si colloca all’interno di un reticolo di aree protette che vede la presenza del Parco regionale della Valle del Lambro ad Ovest, il Parco Regionale di Montevecchia Valle del Curone a Nord il Parco locale del Molgora ad Est ed il Parco agricolo della Cavallera a Sud. Per questa sua posizione strategica il parco costituisce un corridoio ecologico di grande importanza all’interno del reticolo di aree protette della provincia di Monza Brianza.
Comuni
Arcore, Camparada, Usmate Velate (è previsto l’ingresso di Casatenovo(LC))
Fauna
Tra gli uccelli presenti ricordiamo i rapaci diurni come il Gheppio, la Poiana, lo Sparviere e quelli notturni come l’Allocco, la Civetta, il Gufo comune.
I passeriformi come la cinciallegra (Parus major), la cinciarella (Parus ceruleus), il Codibugnolo, il Picchio rosso maggiore, il Codirosso, lo Scricciolo, il Picchio verde(Picus viridis), la Gazza (Pica pica),l’ Upupa (Upupa epops). Passaggio di Aironi cenerini(Ardea cinerea), Germani reali (Anas platyrhynchos), e Fagiani (Phasianus colchicus), questi ultimi introdotti per la caccia. Anche i mammiferi sono ben rappresentati, nel parco sono presenti lo Scoiattolo rosso(Sciurus vulgaris), la Volpe(Vulpes vulpes), il Moscardino, il Ghiro.
Infine per anfibi e rettili ricordiamo la presenza dell’innocuo Biacco, del Saettone (Elaphe longissima), della anella(Hyla arborea), della Salamandra pezzata (Salamandra salamandra), del Tritone (Tritus carnifex) e del Rospo comune (Bufo bufo).
Flora
I boschi del parco, pur essendo modificati dall’intervento dell’uomo, sono ricchi di biodiversità.
Le specie autoctone (cioè non introdotte dall’uomo nelle nostre zone) sono ancora ben presenti e comprendono il carpino (Carpinus betulus), la quercia farnia (Quercus robur), il Rovere (Quercus petrea), l’Ontano (Alnus glutinosa), l’Acero campestre (Acer campestre), l’Olmo (Ulmus minor), il Nocciolo (Corylus avellana).
Di particolare rilievo la presenza di grandi esemplari di Tasso (Taxus baccata) specie nei boschi della Cassinetta. Nel sottobosco numerose le specie di arbusti come il Biancospino (Crataegus monogyna) , il Sanguinello (Cornus sanguinea), la Berretta da Prete (Evonimus europeus), l’Agrifoglio (Ilex aquifolium), il Sambuco (Sambucus nigra), il Corniolo (Cornus mas) ed il Viburno (Viburnum opulus).
Di grande interesse, oltre ai boschi della Cassinetta, le due fasce boscate di Farnia e Rovere presenti nel territorio tra Bernate e Camparada, boschi giunti ad un buon grado di maturità, di grande importanza anche per la fauna che possono ospitare come ad esempio i Picchi che prediligono le querce o i castagni per nidificare, difficilmente le robinie.
Più diffusi invece gli arbusti spontanei come il Biancospino (Crataegos monogyna), il Sanguinello (Cornus sanguinea), il Sambuco (Sambucus nigra).
Punti di interesse storico-architettonico
Tra il ’600 e l’800 molte località del Vimercatese, per la loro collocazione nell’Alta Pianura Asciutta e la salubrità dell’aria, divennero luoghi di villeggiatura delle famiglie aristocratiche milanesi che vi costruirono sontuose residenze o “ville di delizia”.
Luoghi di svago per la nobiltà milanese inizialmente prettamente votati a base per l’attività venatoria ma che nel seguito divennero vere e proprie residenze circondate da ampie distese di terreno coltivato. Nel parco dei colli Briantei ricordiamo la villa Belgioioso Scaccabarozzi di Usmate Velate ed il palazzo Durini di Bernate
Di grande rilievo anche la presenza delle architetture rurali, sui colli Briantei le cascine erano preferibilmente poste ‘de drizz’, vale a dire esposte a Sud, al sole, in questo modo la casa risultava naturalmente meno fredda e quindi c’era bisogno di meno legna per riscaldarla. Un vero e proprio esempio di casa ecologica ante-litteram, una scelta compiuta per pura necessità.
Anche le coltivazioni erano sempre rivolte verso i versanti più caldi e soleggiati, mentre sui versanti rivolti a Nord ovvero ‘de sverz’, veniva lasciato spazio ai boschi, gestiti perlopiù a ceduo ed in grado di fornire la legna da ardere e materiali per la costruzione degli attrezzi agricoli e dei mobili.
Tra le cascine del parco ricordiamo la cascina Masciocco e Valmora di Camparada e le cascine Belgioioso e Vega ad Usmate Velate.
Link Sito WEB del parco: www.parcocollibriantei.it
Ultimo aggiornamento: 15/06/2023, 09:22