Il progetto intitolato “Storie di ordinarie truffe. Apprendere da Storie vere per imparare a reagire” realizzato in collaborazione con l’Associazione Ius Et Vis e le compagnie teatrali locali, grazie al contributo di Regione Lombardia e il patrocinio di Fondazione Forense di Monza e Ordine degli Avvocati di Monza ha lo scopo di promuovere interventi volti a evitare e contrastare i reati che colpiscono la popolazione anziana, con particolare riferimento ai delitti contro il patrimonio mediante frode, con mirate azioni formative, informative e culturali.
A partire dagli episodi raccolti di truffe accadute ai danni di anziani saranno realizzate delle performance teatrali, rappresentando il vissuto della persona truffata con una valenza maieutica.
È prevista la realizzazione di materiale informativo/formativo sia digitale che cartaceo da pubblicizzare e distribuire sul territorio.
Obiettivo della pubblicazione è quello di fornire informazioni e consigli utili ai cittadini, affinché prendano le precauzioni adeguate a salvaguardare la propria sicurezza e quella dei propri beni.
Sempre più frequentemente le cronache riportano fenomeni legati a truffe e raggiri, che colpiscono particolarmente le persone anziane.
Sono innumerevoli le strategie adottate dai malviventi per carpire la fiducia delle loro vittime. Il truffatore per entrare nelle vostre case o avvicinarvi in strada può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, un avvocato e talvolta un appartenente alle forze dell’ordine. I truffatori possono anche fingersi addetti delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc.: nei casi più recenti, hanno simulato fughe di gas, perdite o contaminazioni di acqua per accedere alle abitazioni e farsi consegnare (o rubare) denaro o gioielli.
Per arginare questi fenomeni è importante che ogni episodio sia segnalato in modo particolareggiato alle forze di polizia.
Forniamo quindi alcuni consigli sulle buone pratiche per proteggersi ed evitare comportamenti e abitudini rischiose, allo scopo di prevenire situazioni spiacevoli e dolorose.
PER DIFENDERSI, DEI CONSIGLI UTILI DA TENERE SEMPRE A MENTE:
Strada – mezzi pubblici – luoghi affollati
- Per strada, nei luoghi affollati e soprattutto a bordo dei mezzi pubblici è consigliabile tenere il portafoglio nelle tasche anteriori interne di giacche e soprabiti.
- Evitare la tasca posteriore dei pantaloni!
- Non date confidenza agli sconosciuti, anche se questi cercano di convincervi di essere vecchie conoscenze: non abbiate paura ad allontanarvi e di dire “NO” alle loro eventuali lusinghe, utilizzando magari la scusa che siete attesi poco lontano da un vostro conoscente; diffidate di chi vi intercetta facendo lunghi discorsi vaghi: lo scopo può essere quello di farvi abbassare la soglia di attenzione e di confondervi.
- Allontanatevi se dei giovani cercano di avvicinarvi con la scusante di un gioco o nel tentativo di imbrattarvi (con uova, gelato, bibite, etc.) per avere il pretesto di “perquisirvi” e scoprire dove tenete portafoglio o valori.
- Dubitate all’offerta di affari vantaggiosi da concludere su due piedi: datevi del tempo per valutare la proposta e chiedere consiglio ad una persona di vostra fiducia.
- Uno scippo può essere subìto anche in auto, mentre si è fermi al semaforo o incolonnati nel traffico: per evitare il furto nascondete la borsa in un posto non visibile dall’esterno, magari anche nel pozzetto dei tappetini. Bloccate le porte del veicolo.
- Tenete sempre in tasca qualche moneta: potrà tornare utile per liberarvi di qualche finto-mendicante eccessivamente insistente, senza dover aprire il portafoglio.
- Sul marciapiede, se camminate con la borsa sul braccio, tenetela sul lato opposto a quello della strada.
- In bicicletta non lasciate la vostra borsa sul portaoggetti o nel cestino, dal quale può essere facilmente sfilata.
- Evitate se possibile di recarvi da soli in posta o in banca per prelevare denaro. All’uscita inoltre evitate chi vi vuole avvicinare o intrattenere con argomenti poco chiari, magari con la scusa di essere un commesso di banca o posta.
Casa
- Evitate di aprire a coloro che vi suonano alla porta con la scusa di un’intervista, un acquisto vantaggioso o altro. Anche se la persona si presenta a nome di un vostro conoscente e si propone con modi affabili e ben vestito: tenete a mente che un truffatore si può informare facilmente sulle vostre abitudini e conoscenze.
- Al telefono non fornite informazioni sulla vostra famiglia, su di voi, sul vostro reddito e in particolar modo sulle modalità della sua riscossione.
- Durante l’utilizzo dei social network (Facebook, Instagram, …) evitare di dare troppe informazioni sulla propria vita, sulle proprie abitudini, sulla propria condizione familiare. Meglio utilizzare uno pseudonimo al posto del nome reale.
- Diffidate di presunti incaricati di aziende di servizi (gas, luce, acqua) che vi chiedono soldi: nessuna di tali aziende si avvale di riscossioni porta a porta; non aprite nemmeno a coloro che vi dicono di voler procedere alla verifica di qualche impianto: tale attività viene eseguita solitamente su vostra richiesta e non dall’azienda, che comunque vi avrebbe preventivamente informato.
- Quando possibile evitate di tenere in casa somme rilevanti di denaro o beni preziosi di consistente valore.
- Non firmate alcun documento senza averlo letto e senza la certezza di averlo compreso completamente.
- Prima della firma premunitevi di farlo leggere ad una persona di vostra fiducia.
- È buona norma munirsi di porta d’ingresso con spioncino o meccanismo di bloccaggio parziale della porta: prima di aprire verificate sempre chi è alla porta, anche quando state aspettando qualcuno di vostra conoscenza.
- Se un fattorino afferma di dovervi consegnare un pacco o una raccomandata che necessita della vostra firma, fatevi passare la ricevuta dalla fessura della porta assicurata con la catenella e fatevi lasciare l’eventuale pacco davanti all’uscio: lo prenderete quando la persona si sarà allontanata.
MI HANNO DERUBATO o TRUFFATO
Cosa devo fare? Non è certamente facile decidere di denunciare quanto accaduto per paura di essere giudicati e derisi, quando già sottratti della fiducia verso il prossimo, ma all’operatore di Polizia la tua DENUNCIA è NECESSARIA per avviare le indagini ed impedire che ad altri accada la stessa cosa.
Dobbiamo DENUNCIARE subito l’accaduto alle Forze di Polizia cercando di fornire più particolari possibili che descrivano l’individuo:
- descrizione fisica
- tratti somatici
- abiti indossati
- modo di agire
- inflessioni linguistiche
- segni particolari (tatuaggi, cicatrici…)
IMPORTANTE
Una copia del verbale di denuncia andrà conservata al fine di consentire, in caso di rinvenimento della refurtiva, che ti sia restituito quanto sottratto.